L’autorizzazione generale ha durata massima di 10 anni. La sua scadenza coincide con il 31 dicembre dell’ultimo anno di validità.
L'autorizzazione generale deve quindi essere rinnovata come da art. 1 dell’allegato 26 al Codice delle comunicazioni. Il rinnovo deve essere richiesto con sessanta giorni di anticipo rispetto alla scadenza.
Il rinnovo dell'autorizzazione si consegue mediante presentazione o invio all'ispettorato territoriale del Ministero, competente per territorio, della dichiarazione di cui al modello sub allegato A1 allegato n. 26 al Codice delle comunicazioni.
Se si richiede l'attestato di autorizzazione generale, alla dichiarazione si deve applicare una marca da bollo da 16,00 Euro (verificate sempre qual è l'importo corrente nel momento in cui effettuate la richiesta di rinnovo) e si deve allegare una busta preaffrancata per € 6,45 (verificate l'importo) necessari per l'invio dell'attestato con posta raccomandata.
Ho partecipato al contest ARI Italiano 40/80 del 2019 con 100 W e due dipoli in parallelo per le due bande dei 40 m e degli 80 m. Sono piuttosto soddisfatto di essermi posizionato al secondo posto della mia categoria Singolo operatore CW, tenendo soprattutto presente che il primo classificato ha dichiarato di usare un amplificatore Kenwood TL-922, immagino per ottenere una potenza notevolmente superiore ai 100 W.
Leggi tutto: IK1HGE al secondo posto nel Contest ARI Italiano 40/80 2019, categoria SCW
Il decreto legislativo n. 76 del 16 luglio 2020 ha cancellato il contributo annuale CB e PMR 446. Per il CB e il PMR 446 non si paga più niente.
Leggi la notizia: Abrogate tasse CB e PMR!
Il contributo annuale, compreso l’anno in cui è stata presentata la dichiarazione, è di 12 € complessivi, indipendentemente dal numero degli apparati, a titolo di rimborso dei costi sostenuti dal Ministero per le attività di vigilanza, verifica e controllo.
Per gli anni successivi al primo è ammesso il pagamento, in via agevolata, entro il 31 gennaio di ciascun anno. Se per qualsiasi motivo non pagate entro il 31 dicembre dell'anno in corso, è consentito il pagamento del contributo entro il 30 giugno dello stesso anno con l’applicazione di una maggiorazione pari allo 0,5% della somma dovuta per ogni mese o frazione di ritardo.
Nella tabella seguente ho riportato la somma complessiva, che include il contributo annuale e la mora, che dovete pagare a seconda del mese in cui effettuate il versamento:
Se si paga, nell'anno in cui è dovuta la tassa, entro il mese di: | bisogna versare euro: |
gennaio | 12,00 |
febbraio | 12,06 |
marzo | 12,12 |
aprile | 12,18 |
maggio | 12,24 |
giugno | 12,30 |
Tipo di pagamento: Bonifico
IBAN: IT65I0760116300000000528893
Intestato a: Tesoreria Prov.le dello Stato – Sez. di Reggio Calabria
Causale: Attività Radioamatori, CB - Anno ……… - Capo XVIII Cap. 2659/06
Sta prendendo piede un fenomeno curioso e irritante, quello delle QSL virtuali o elettroniche, dette eQSL. Tra queste vi sono quelle inviate via e-mail. In pratica, personalmente, mi ritrovo la casella della posta elettronica con messaggi di conferma di collegamenti vari. E cosa c'è di male? Facciamo i conti: tra le operazioni dall'estero, il dx, l'FT8, la telegrafia "notturna" in 80 metri, e soprattutto i contest ai quali partecipo con passione, faccio molte migliaia di collegamenti all'anno, un terzo dei quali sono registrati solo su log cartaceo. Vi immaginate cosa succederebbe se tutti cercassero di inviarmi QSL via email? Riceverei decine di QSL e-mail al giorno, con testo multi-lingua, grafica nel messaggio, e file in formato grafico della QSL allegato. La mia casella di posta raggiungerebbe il limite di memoria disponibile in poche settimane. E cosa potrei farne di tutte queste eQSL? L'accettazione delle eQSL per i diplomi è molto limitata: certamente non valgono per il DXCC, tranne quelle spedite tramite LotW, e per tutti i maggiori contest mondiali. Valgono, ovviamente, per quei diplomi "spazzatura" che vanno di moda in Italia, basati su stazioni jolly, ovvero "radioamatori in pantofole", e motivazioni che nulla hanno a che fare con le capacità operative, tecniche o culturali degli operatori; anzi, a pensarci bene non hanno niente a che fare con il mondo radioamatoriale in generale.
Dunque, io pubblico un alias del mio indirizzo e-mail per consentire ai radioamatori di mettersi in contatto con me per lo scambio di informazioni che riguardi le mie attività o quelle di chi mi contatta, ma non ritengo né appropriato né educato che mi si inviino messaggi generati automaticamente per qualsiasi ragione. Per le eQSL, in particolare, ci sono metodi che implicano l'accettazione esplicita da parte degli interessati, quindi non c'è nessuna necessità di generare spam.
Non inviate QSL via e-mail a nessuno, a meno che questi non ne abbia dato specifica autorizzazione, per esempio scrivendolo sulla propria pagina internet.
Quindi, per cortesia, non inviate nemmeno a me QSL via e-mail!
Grazie!
ik1hge
WAIP1.pdf | WAIP2.pdf |
WAIP1.doc | WAIP2.doc |
Un diploma molto divertente e popolare istituito molti anni fa dall'Associazione Radioamatori Italiani (ARI) è il WAIP: Worked All Italian Provinces. Per conseguire il diploma, bisogna poter dimostrare di aver collegato almeno 75 province italiane, per i partecipanti italiani, o almeno 60 province per i partecipanti stranieri. Il WAIP è talmente popolare da essere sopravvissuto all'abolizione delle province italiane!
Per richiedere il diploma, occorre spedire via e-mail al coordinatore i moduli elettronici WAIP1 e WAIP2 compilati dal richiedente. I moduli si trovano sul sito dell'ARI ma l'unico facilmente raggiungibile è il WAIP1.pdf. Dove sono, esattamente, gli altri moduli? Cerco di rendermi utile fornendovi, qua a fianco, i link.
I link, che ho testato quando ho pubblicato questo articolo, puntano direttamente al sito dell'ARI che potrebbe decidere, un giorno, di interromperli cancellando o spostando i file. Se i link si dovessero interrompere, vi chiedo la cortesia di farmelo sapere.
Buona caccia alle province italiane!
ik1hge