Pubblicato sul supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 244 di venerdì 19/10/2018, Serie generale, il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 5/10/2018 "Piano nazionale di ripartizione delle frequenze tra 0 e 3.000 GHz." (18A06719) che assegna anche ai radiomatori italiani l'uso delle frequenze da 5351,5 kHz a 5366,5 kHz con statuto di servizio secondario. Si può trasmettere con potenza isotropa equivalente di 15 W (e.i.r.p.) (WRC-15).

Pubblico nelle figure qui di seguito la copia delle parti del suddetto decreto che ci interessano, così come figurano nel Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale e, nei commenti finali, la risposta alla domanda che vi starete facendo: "Da quando si può trasmettere in 60 metri?"

Fonte: http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-10-19&atto.codiceRedazionale=18A06719&elenco30giorni=false

 

COMMENTI PERSONALI

Da quando, quindi, i radioamatori potranno trasmettere in banda 60 metri? Che io sappia, a differenza del decreto legge che entra in vigore il giorno dopo la pubblicazione, un decreto ministeriale (quale è il piano di ripartizione delle frequenze) entra in vigore il quindicesimo giorno successivo alla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. In base a questo ragionamento, il nuovo piano di ripartizione delle frequenze, dunque, entra in vigore dopo il 3 novembre 2018. Fino a tale data, le trasmissioni di radioamatori italiani sulla banda dei 60 metri non sarebbero legalmente autorizzate e quindi non dovrebbero nemmeno essere valide per il riconoscimento di diplomi, record, crediti DXCC, etc. Lo stesso varrebbe per il corrispondente che non si vedrebbe riconosciuto il collegamento con l'Italia. Ho fatto una ricerca su internet e ho trovato diversi riscontri a questo ragionamento, quindi aspettiamo le 23.00 del 3 novembre 2018 (ora e data UTC) preparando l'antenna e poi diamoci dentro!wink